Odg per la seduta n. 89 della commissione Affari Esteri, Emigrazione

SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XVIII LEGISLATURA --------------------


3a Commissione permanente
(AFFARI ESTERI, EMIGRAZIONE)


89a seduta: mercoledì 23 settembre 2020, ore 9


ORDINE DEL GIORNO

PROCEDURE INFORMATIVE

Interrogazioni
Svolte
IN SEDE REFERENTE

Esame del disegno di legge:
Ratifica ed esecuzione dell'Accordo fra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica tunisina sullo sviluppo di una infrastruttura per la trasmissione elettrica finalizzata a massimizzare gli scambi di energia tra l'Europa ed il Nord Africa, fatto a Tunisi il 30 aprile 2019 - Relatore alla Commissione PETROCELLI
(Pareri della 1ª, della 2ª, della 5ª, della 10ª e della 14ª Commissione)
Esame e rinvio (1926)

INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO


URSOCALANDRINIIANNONELA PIETRARAUTITOTARO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -

Premesso che:

l'Istituto italiano statale omnicomprensivo di Asmara in Eritrea, fondato nel 1903, è l'istituzione scolastica statale italiana più grande al mondo e negli anni ha rappresentato un elemento di collaborazione qualificante tra Italia ed Eritrea, in virtù di un accordo bilaterale siglato nel 2012;

l'Istituto italiano ha formato negli anni generazioni di giovani eritrei e ha rappresentato un presidio stabile di formazione;

nonostante l'importanza a tutti nota di questo presidio scolastico in un'area particolarmente importante per i nostri interessi nazionali, il Governo non è riuscito ad evitare la definitiva chiusura della scuola di recente disposta;

secondo quanto riferito dal sottosegretario di Stato Merlo in 3ª Commissione permanente (Affari esteri, emigrazione) del Senato a marzo 2020, "di fronte all'emergenza Covid, alle ordinanze locali contro gli assembramenti, e al fatto che diversi docenti si trovavano temporaneamente fuori dal Paese o erano stati posti in quarantena dalle autorità eritree, l'Ambasciatore italiano ad Asmara aveva semplicemente disposto l'interruzione delle attività in presenza, con prosecuzione della didattica con altri mezzi";

in realtà, la chiusura disposta, pur necessaria a causa dell'emergenza da COVID-19, ha tuttavia generato una serie di "incomprensioni", probabilmente dovute al fatto che avrebbe dovuto essere portata a conoscenza e condivisa con le Autorità eritree con la delicatezza che una decisione simile avrebbe meritato, anche in ossequio ad un rapporto storico tra Italia ed Eritrea;

al di là delle modalità con le quali la nostra Ambasciata ha ritenuto di voler comunicare la chiusura della scuola, è evidente che occorre immediatamente attivare iniziative diplomatiche serie e convinte per il ripristino dell'importante relazione bilaterale;

l'Eritrea, infatti, oltre al legame storico con l'Italia, rappresenta, oggi più che mai, dopo la fine delle tensioni con l'Etiopia e la pace nell'area, un interlocutore privilegiato nel Corno d'Africa;

la chiusura della scuola rischia, invece, di interrompere un percorso di vicinanza al Paese e al Corno d'Africa per il quale, nonostante la disattenzione in tal senso da parte del Governo, alcune istituzioni e imprese italiane si sono spese e si spendono quotidianamente contando solo sulle loro forze;

il Corno d'Africa e l'Africa tutta più in generale, sono Paesi target della programmazione europea che ha destinato ingenti risorse proprio nell'ottica di consolidare le relazioni diplomatiche e commerciali;

è inoltre utile evidenziare come la questione relativa alla gestione amministrativa della scuola di Asmara sia già stata oggetto di un precedente atto di sindacato ispettivo, d'iniziativa della senatrice Isabella Rauti (4-03918, pubblicato il 29 luglio 2020, nella seduta n. 246), rivolto al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, rimasto però senza risposta,

si chiede di sapere quali iniziative il Governo intenda attivare per avviare immediatamente un Tavolo di confronto che possa portare alla riapertura della Scuola e al ripristino dei rapporti di collaborazione tra Italia ed Eritrea, oltre che a porre rimedio ad un'incresciosa situazione di tensione nei rapporti con il Paese che rischia di pregiudicare il ruolo dell'Italia nel Corno d'Africa e quindi i nostri interessi nazionali.


(3-01898)

MARILOTTIAIROLAPETROCELLIFERRARAPACIFICO - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -

Premesso che:

l'Istituto italiano statale omnicomprensivo di Asmara rappresenta un'eccellenza italiana nel mondo, in grado di offrire una formazione di qualità e costituisce un punto di riferimento fondamentale nei rapporti di cooperazione e collaborazione tra Italia ed Eritrea;

recentemente è stata disposta la sua chiusura, nonostante l'importanza a tutti nota di questo presidio scolastico, unico nel suo genere nel Corno d'Africa;

l'istituto rappresenta per la città di Asmara un essenziale polo di riferimento culturale, apprezzato da molte famiglie eritree, che in questo istituto iscrivono i propri figli. La popolazione locale ha infatti mantenuto forti rapporti culturali con l'Italia e da sempre stima le attività dell'istituto, che ha formato generazioni di giovani eritrei;

si ricorda, inoltre, che la città di Asmara, in gran parte edificata dagli architetti italiani tra il XIX e il XX secolo, è Patrimonio mondiale dell'umanità dal 2017 ed è tutelata dal 2017 nella lista World Heritage come centro urbano dove convivono forme d'architettura dal modernismo al razionalismo italiani novecenteschi, per le quali è stata denominata "Città modernista d'Africa";

negli anni l'istituto si è distinto per il suo respiro internazionale, annoverando tra i suoi allievi, oltre ad una maggioranza di studenti eritrei, anche studenti di molte nazionalità;

in aggiunta ai corsi curriculari in italiano, l'istituto ha attivato corsi in lingue locali ed in altre lingue straniere;

l'istituto ha garantito fino ad oggi una vasta offerta formativa: Scuola primaria, Scuola secondaria di primo grado, Istituto tecnico settore economico ad indirizzo amministrazione, finanza e marketing, Istituto tecnico settore tecnologico ad indirizzo costruzioni, ambiente e territorio, Liceo scientifico opzione Scienze applicate;

l'istituto ha cercato di mantenere una retta scolastica accessibile, in grado di rendere possibile l'iscrizione ad una vasta platea di studenti, rappresentando un elemento fondamentale di ricostruzione culturale in un Paese per anni devastato dalla guerra;

da quanto risulta agli interroganti ipotesi di ridimensionamento dell'istituto di Asmara si sono periodicamente presentate e sono state in passato risolte, tuttavia i recenti tagli alla scuola, alla cultura e all'insegnamento della lingua italiana hanno indebolito fortemente la solidità della nostra rete educativa all'estero;

si ricorda che a partire dal 2011, come conseguenza della spending review, si è registrato un drastico calo dei docenti all'estero, che non è stato colmato negli anni successivi; purtroppo anche le ultime politiche finanziarie hanno apportato severi tagli alle scuole all'estero;

risulta inoltre, per quanto riguarda l'istituto di Asmara, che il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 64 in applicazione della legge 13 luglio 2015, n. 107 (cosiddetta "Buona Scuola"), come avvenuto anche per altre scuole all'estero, abbia contribuito ad aggravare la gestione delle attività didattiche ed il regolare svolgersi delle lezioni. Infatti la previsione dell'affidamento di alcune docenze a personale locale ha reso spesso difficile l'individuazione all'estero di docenti con delle peculiarità specifiche (requisiti e titoli abilitanti all'insegnamento), la conseguenza è stata quella di lasciare scoperte molte cattedre;

a questa situazione già critica, si è aggiunta la chiusura dell'istituto a causa dell'emergenza COVID-19. In ottemperanza alle ordinanze locali contro gli assembramenti e al fatto che diversi docenti si trovavano temporaneamente fuori dal Paese o erano stati posti in quarantena dalle autorità eritree, l'Ambasciatore italiano ad Asmara avrebbe disposto l'interruzione delle attività in presenza, con prosecuzione della didattica con altri mezzi;

la decisione della chiusura, pur non rinviabile a causa dell'emergenza COVID-19, avrebbe dovuto essere preliminarmente condivisa e portata tempestivamente a conoscenza delle autorità eritree, nel rispetto del Paese ospitante e per garantire la piena collaborazione tra Italia ed Eritrea;

è poi necessario evidenziare come la gestione dell'Istituto fosse regolata da un Accordo bilaterale del 2012, dove veniva stabilito che l'Italia e l'Eritrea avrebbero provveduto a nominare i membri di un comitato tecnico congiunto;

risulta agli interroganti che l'Italia non avrebbe provveduto a nominare i propri delegati per la gestione dell'accordo e l'Eritrea avrebbe quindi adottato un comportamento di chiusura che ha condotto all'attuale crisi;

il problema che si pone con la presente chiusura ricade in particolare sui molti studenti, che non potranno completare il proprio percorso educativo e formativo. Inoltre presso l'istituto italiano lavorano anche eritrei ed italo-eritrei come docenti, collaboratori e in qualità di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA), che si trovano improvvisamente privi del posto di lavoro e nella necessità di trovare una nuova occupazione, se non verrà riaperto l'Istituto;

risulta infine che dopo essere riusciti ad organizzare gli esami per gli studenti eritrei dell'ultimo anno, il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, abbia personalmente scritto al Presidente eritreo Isaias Afewerki per esprimere la volontà italiana di individuare soluzioni atte a garantire la continuità dell'istituto,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda proseguire nel dialogo tra autorità italiane ed eritree per individuare celermente una soluzione che consenta la riapertura dell'Istituto italiano statale omnicomprensivo di Asmara e la regolare ripresa delle attività didattiche.


(3-01916)